Alma Ferrara
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Motivazioni nella richiesta del processo di beatificazione di Alma Ferrara
Riportiamo alcune motivazioni sulla
Serva di Dio Alma Ferrara
contenute nel supplice libello, per le quali il
Cardinale Vallini
ha accettato che venisse discussa la
causa di Beatificazione dal Tribunale della Santa Sede in Roma:
per la sua viva intelligenza, profonda cultura, grande disponibilità e magnanimità;
per il suo coraggio nel sostenere e perseguire i valori in cui credeva, facendo culto della verità e del rigore morale, mai accettando compromessi con la propria coscienza e assolutamente non badando al proprio tornaconto;
per la sua dignità e il rispetto che nutriva per gli altri e per sé, la sua capacità di autocritica, la franchezza e il continuo mettersi in discussione;
per le sue opere di comunicazione - alle persone che la frequentavano - dell'amore per Dio e per il prossimo;
per l'umiltà , la sua povertà di spirito e nel sentirsi meno degli altri, riaffermando nei suoi comportamenti l'importanza dei valori morali;
per la giusta fermezza nel sostenere le proprie idee, sempre pronta però a riconoscere i propri errori, ma anche a difendersi da soprusi e attacchi ingiustificati;
per l'importanza data al valore intrinseco della verità che fu da lei sostenuto al di sopra di qualsiasi convenienza, sostenendo che "la verità ripaga per sé stessa";
per la sentita profonda e sicura fede, sin da piccola, nel Dio della Misericordia, Onnipotente e Onnipresente;
per le sue testimonianze che continuano a ispirare ed illuminare il cammino di quanti si sono avvicinati e di quanti si avvicinano alle sue opere e alla sua bibliografia, nonostante siano trascorsi più di 15 anni dalla sua morte.
La sua vita è stato di esempio a quanti la hanno conosciuta, meritando di diventare un patrimonio di fede per laici e persone consacrate. Alma, rese suo il contenuto dei messaggi nella fede.
Ella comprese che l'accadere dell'agire divino, essendo non determinabile dall'uomo, doveva essere accolto, in un atteggiamento di sempre rinnovata obbedienza, quale accettazione gioiosa della volontà di Dio.
Per tutto ciò che aveva dovuto subire nella sua vita e che le aveva procurato dolore, mai in cuor suo aveva accusato Dio, ma lo aveva solamente pregato di darle la forza di sopportare.
Ella maturò l'idea che la fede avesse trovato posto nel suo cuore e nella sua mente come sentimento e razionalità. Intendendo dire che la fede era da lei accettata come vera non solo, ma che fosse dimostrabile anche a livello razionale, facendo suo quanto indicato dal divino Maestro che ci indica come inscindibili fede e amore, e insieme, contemporaneamente presenti nel cuore e nella mente.
Negli ultimi anni della sua vita, decise di trascrivere pensieri, ricordi, stati d'animo, fatti della sua esistenza compresi tra il 1984 e il 1992 e varie considerazioni in cui si rivolgeva al Signore e da Lui erano ispirati. Decise, insomma, di pubblicare tutto, avendo una forte valenza spirituale.
Il libro di "comunicazioni" fu pubblicato in tre volumi e fu intitolato "Opera d'oro - Colloqui con il Padre", come ispiratole dal Signore.
Prima di pubblicare questi scritti, decise di rivolgersi al proprio mondo circostante e alle autorità preposte dalla Chiesa, perché il messaggio ispiratole dal Signore avesse anche l'approvazione teologica da alcuni suoi rappresentanti.
Nei suoi volumi si respira tutto l'amore che si può instaurare fra Dio Padre e le sue creature che a Lui si affidano.
I suoi scritti si indirizzano a tutti coloro che
, avendo fede e amore, e credendo nelle parole del Signore,
desiderino diventare (o si sentano) figli a loro volta curati e amati da Dio Padre.
L'importanza de l'"Opera d'Oro" che il Signore ha ispirato ad Alma è rappresentata dal suo contenuto in cui Dio parla come Padre. L'opera, tratta della nostra quotidianità e dà risposta a molti quesiti che da sempre ci siamo posti sul
significato della vita, la morte, il libero arbitrio, la pena, la sofferenza e la vita dell'aldilà.
Ella non si addentra in questioni strettamente teologiche; l'unico suo desiderio era che le sue parole fossero lette e considerate un esempio della attenzione che il Padre, vicino ad ognuno di noi, presta alla nostra vita e alle nostre spirituali e materiali necessità e al rapporto di amore che si può instaurare in questo reale colloquio fra Dio Padre e ogni Sua creatura.
Alma, a causa delle difficoltà incontrate per la pubblicazione di "Opera d 'oro-colloqui con il Padre" aveva chiesto al Signore di dispensarla dall' obbligo morale della sua diffusione. Ma il Signore le suscitò queste parole:
"IO, GESÙ DI NAZARETH, LO DICO: TUO LIBRO FINITO FARÀ IL FELICE TEMA DELLA DETTA PACE IN TERRA. APERTA È LA VIA E NON SI CHIUDERÀ".
Il Cardinale Silvio Oddo evidenziò con spirito profetico, nel suo intervento alla presentazione dell'Opera d'oro, che dopo la devozione allo Spirito Santo, in questo libro si aggiunge qualcosa di nuovo alla devozione al Padre e alla Sua Misericordia.
L'editto del 31 gennaio 2017 - Serva di Dio Alma Ferrara
Causa di Beatificazione e Canonizzazione della Serva di Dio Alma Ferrara
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